La Storia

La prima strumentazione

Quarantotto anni e non sentirli! Già, farli sentire? Forse! 
Certo che prendere un brutto voto per aver scritto “Aradio” alle elementari e poi essersi trovati a “costruire” Aradio Azzurra qualcosa deve averlo voluto dire!
Come del resto “Per voi giovani”, Supersonic, Bandiera Gialla, Alto Gradimento e forse il primo a rompere gli schemi Rai, Renzo Nissim con il suo programma preserale in diretta e solo per citarne qualcuno, un segnale nuovo e diverso devono averlo lanciato.
Era il ’75 e le “Compagnie” si trovavano in 40/50 ragazzi e ragazze per decidere che cosa avrebbero fatto per passare la giornata, e il più delle volte per fare le stesse cose.
L’idea di una radio che permettesse di esprimere i propri interessi, soprattutto musicali, affascinò molti di questi ragazzi, e per alcuni diventò poi addirittura una professione.
Così, un tassello alla volta, nacquero i primi palinsesti che contenevano di tutto, dalle trasmissioni per bambini, a rubriche di cinema, ai commenti religiosi, allo sport.
Sembrava non esserci limite a riprodurre su scala locale quello che avveniva a livello nazionale con la Rai.
E poi le dediche, i quiz, i giochi, i pullman per andare a sciare alla domenica… Non sono mancate le operazioni umanitarie come l’allestimento nei locali della radio di una centrale operativa collegata con il Friuli in occasione del terremoto del 1976: con apparecchiature radioamatoriali si passavano comunicati alle varie Prefetture per la ricerca di persone scomparse, sopperendo così alle linee telefoniche fuori uso.
Ma la radio è stata anche un punto di riferimento per tanti Novaresi e non solo, per una miriade di necessità, per incontri con i più famosi cantanti, personaggi pubblici, gente comune.
Dopo oltre quarant’anni di evoluzione tecnica, musicale, avvicendamento di conduttori, la “ Radio” rimane sempre la nostra “Grande finestra sul mondo”!


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